Primarie aperte e di coalizione per scegliere il candidato
premier del centrosinistra? "Bene Bersani, sono la strada
maestra da seguire e credo che vi parteciperò". Lo ha detto il
segretario del Psi (e assessore al bilancio della Regione
Toscana) Riccardo Nencini, commentando a margine di
un'iniziativa a Firenze l'annuncio del segretario del Pd alla
direzione del partito di oggi. "Per coalizione, a mio avviso, si
deve intendere la casa dei riformisti e democratici - ha
chiarito Nencini - ed ora bisogna stabilire subito, da parte di
tutte le forze componenti della coalizione stessa, regole e
programma".
"La proposta di Bersani non è lontana da quella che i socialisti
avanzano da tempo agli italiani, quella della 'Casa dei
Riformisti e Democratici'. Lo dice Riccardo Nencini, segretario
nazionale del Psi, commentando l'intervento del segretario del
Pd, Pier Luigi Bersani, alla direzione
nazionale in corso in queste ore. "Se primarie aperte
significa primarie di coalizione - aggiunge Nencini - farò un
ragionamento 'alla Catalano': servono intanto un programma, la
coalizione e regole condivise per tenere le primarie. A primarie
di coalizione ci saranno anche i socialisti", conclude.
Iscriviti al PSI: costruiamo la casa dei riformisti e dei democratici!
Le
recenti elezioni amministrative hanno sancito senza equivoci la fine
della Seconda Repubblica. In provincia di Varese è tramontato l’inganno
della Lega Nord, caduta miseramente nel familismo amorale del suo leader
, “incapace di resistere alle richieste di mance dei propri figli”.
Il
risultato del PSI è soddisfacente nelle località del centro Italia e
del Sud mentre nei grandi centri dell’Italia Settentrionale è confermata
una forte sofferenza. In provincia di Varese, a Cardano al Campo,
segnaliamo invece un dato positivo: è stato designato vicesindaco un
esponente del PSI, primo degli eletti nella lista del centrosinistra che
rafforza la rete degli amministratori socialisti.
Alla iniziale
politica del rigore del Governo Monti, non ha ancora corrisposto una
scelta verso politiche di crescita. Senza una patrimoniale sulle grandi
ricchezze, senza tassare le transazioni finanziarie - misure, tutte,
inserite nel programma del PSE - non sarà possibile diminuire la
pressione fiscale sugli stipendi, sostenere la piccola e la media
impresa, favorire l’occupazione giovanile. Per riacquistare la fiducia
dei cittadini e allontanare l’Italia da una crisi senza precedenti è
indispensabile abolire l’IMU sulla prima casa, rivedere i rigidi
parametri del patto di stabilità, liberare risorse per sostenere le
imprese, concertare una piena riforma istituzionale che renda gli enti
territoriali più autorevoli, più efficienti, regolamentare il ruolo e
l’organizzazione dei partiti, rivedere la legge elettorale, consegnando
ai cittadini la potestà di scelta degli eletti con il ritorno al voto di
preferenza (doppia preferenza uomo-donna), riscrivere la cornice dello
stato sociale, perché protegga soprattutto chi si trova nella condizione
del bisogno.
Iscriviti al PSI, un partito che non
gode di finanziamenti pubblici e che ha saputo dimostrare di sapersi
rinnovare, che ha messo al primo posto della sua politica l’amore per
l’Italia.
Rafforza la buona politica.
Partecipa venerdì 8 giugno 2012, ore 21.00, in Villa Gianetti, all’assemblea cittadina socialista.
Contattaci: psisaronno@ gmail.com.
Saronno: se questo è il Bronx
Alcuni giorni fa su un muro del quartiere Matteotti è comparsa la scritta “Benvenuti nel Bronx”.
Il gesto idiota di chi vuole perpetuare nell’immaginario collettivo l’idea di un quartiere degradato, terra di nessuno, che non riesce a scrollarsi di dosso una fama acquisita in tempi lontani e forse alimentata
e rafforzata in modo strumentale.
Domenica 27 maggio, in occasione della Stramatteotti e della festa/evento di chiusura del progetto Tempi della città i numerosi cittadini, anche di altri quartieri, che hanno partecipato alle varie iniziative, si sono potuti ricredere.
Si è infatti assistito ad una dimostrazione pratica di come, anche con il supporto del Comune (che ha avuto una intuizione felice nel portare verso le periferie cittadine le azioni del progetto Tempi e di far partecipare le associazioni locali alla loro definizione), ma soprattutto con la mobilitazione e la capacità organizzativa dei residenti e delle associazioni del quartiere, si possano creare, anche con pochi mezzi, occasioni e intrattenimenti di buon livello, che nulla hanno da invidiare a quanto avviene in centro.
Tutta la comunità è stata coinvolta: i più piccoli e gli adulti presso le strutture della Parrocchia, che sono state allegramente “occupate” per tutta la giornata; i giovani presso lo skatepark, dove nel giro di pochi giorni, e senza contributi dal Comune, i ragazzi del quartiere hanno allestito un evento originale e coinvolgente che ha attirato persone anche da altri comuni.
Soprattutto un evento che si è svolto senza problemi di alcun tipo (pioggia a parte) e che ha reso evidente che i giovani del Matteotti hanno senso di responsabilità e capacità organizzative, e che sono in grado, se incoraggiati e sostenuti, difare emergere il meglio del quartiere.
Altro che Bronx.
Il gesto idiota di chi vuole perpetuare nell’immaginario collettivo l’idea di un quartiere degradato, terra di nessuno, che non riesce a scrollarsi di dosso una fama acquisita in tempi lontani e forse alimentata
e rafforzata in modo strumentale.
Domenica 27 maggio, in occasione della Stramatteotti e della festa/evento di chiusura del progetto Tempi della città i numerosi cittadini, anche di altri quartieri, che hanno partecipato alle varie iniziative, si sono potuti ricredere.
Si è infatti assistito ad una dimostrazione pratica di come, anche con il supporto del Comune (che ha avuto una intuizione felice nel portare verso le periferie cittadine le azioni del progetto Tempi e di far partecipare le associazioni locali alla loro definizione), ma soprattutto con la mobilitazione e la capacità organizzativa dei residenti e delle associazioni del quartiere, si possano creare, anche con pochi mezzi, occasioni e intrattenimenti di buon livello, che nulla hanno da invidiare a quanto avviene in centro.
Tutta la comunità è stata coinvolta: i più piccoli e gli adulti presso le strutture della Parrocchia, che sono state allegramente “occupate” per tutta la giornata; i giovani presso lo skatepark, dove nel giro di pochi giorni, e senza contributi dal Comune, i ragazzi del quartiere hanno allestito un evento originale e coinvolgente che ha attirato persone anche da altri comuni.
Soprattutto un evento che si è svolto senza problemi di alcun tipo (pioggia a parte) e che ha reso evidente che i giovani del Matteotti hanno senso di responsabilità e capacità organizzative, e che sono in grado, se incoraggiati e sostenuti, difare emergere il meglio del quartiere.
Altro che Bronx.
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